L’attività dei roditori non si interrompe mai, neanche durante l’inverno. Il metabolismo veloce e la perdita rapida di calore corporeo a causa della piccola taglia, infatti, impongono loro una continua ricerca del cibo. Sotto lo strato di neve arvicole e topolini si muovono scavando gallerie, alla ricerca dei vegetali dei quali si nutrono. I loro movimenti sono impossibili da vedere perché protetti dallo spesso manto candido, ma i rumori dei loro andirivieni non sfuggono certo all’udito raffinato di una volpe affamata.
Una volta resasi conto che qualcosa si muove là sotto, il predatore si blocca e cerca di percepire – muovendo lentamente la testa – il punto esatto dove si trovano le piccole, veloci prede. Poi scatta verso l’alto con un bel salto, che le permette di acquisire la velocità giusta per sprofondare nella neve con le zampe anteriori e il muso, fino a raggiungere la malcapitata preda.
Ma non sempre va bene per la volpe, anzi, la percentuale di successo non è altissima e in molti casi i roditori se la cavano.
Nel caso in questione, però, è finita bene per la volpe che è riemersa con una grassa e scura arvicola in bocca, qualche secondo dopo il tuffo nello strato soffice.
La stagione invernale è molto dura per tutti gli animali selvatici e riuscire a catturare qualche preda può fare la differenza tra la vita e la morte.