Si sono alzati, hanno ululato. Lo hanno fatto più volte e a lungo. Altri hanno risposto dalla opposta vallata.
Si sono rincorsi, giocosi. Sollevavano spruzzi di neve, gioia di vivere, libertà.
Hanno rivolto il muso al cielo e ripetuto un suono ancestrale, che annulla ogni altro.
Lo hanno fatto nell’aria calma, hanno parlato alla notte imminente.
Innocenti figli di un mondo giovane non conoscono confini.