Alle quote inferiori, sotto la coltre delle nuvole basse, il paesaggio era grigio e uggioso.
La salita – un passo dopo l’altro sul sentiero ben noto -, non lasciava presagire niente di entusiasmante.
Invece, superata la cortina nebbiosa, la sorpresa si materializzò sotto forma di un cielo terso che dominava un paesaggio innevato di recente: era la prima neve della stagione ed era arrivata all’improvviso. Non molta, ma sufficiente per dare la giusta atmosfera invernale. I refoli accumulati sulle creste e negli avvallamenti avevano ridisegnato la montagna. Arabeschi di ghiaccio, addensati sul terreno roccioso, lasciavano evidenti i segni dell’infuriare del vento. Ora, però, la pace regnava sovrana. Una luce morbida accarezzava vette e creste sommitali, mentre il buio inghiottiva le anguste vallate, protette da scoscese pareti strapiombanti.